Quattro passi per la città

L’aspetto cosmopolita della città si è conservato negli anni e ancora oggi è possibile vedere Sikh in turbante attraversare la strada in compagnia di giovani manager in cravatta o donne indiane in sari accompagnate da amiche africane dalle acconciature caratteristiche. Aspetto cosmopolita che coinvolge anche le religioni ed è curioso imbattersi, all’incrocio di Uhuru highway con University way, in 4 templi: S. Andrea chiesa luterana, S. Paolo chiesa cattolica, la chiesa luterana del kenya e un tempio ebraico. Tre strade più in giù si possono trovare le moschee sunnite e sciite e diversi templi indù.

La Nairobi capitale emerge in modo netto nel quartiere amministrativo compreso tra City Hall way, Harambee avenue, Moi avenue e Parliament road. E’ qui che si concentrano ministeri ed edifici pubblici fra i quali spicca il , un gigantesco grattacielo esagonale costruito nel 1973 affiancato da una sala congressi di da 4000 posti a sedere a forma di moderno tukul.

Proseguendo per Harambee avenue e girando a destra tra la Harambee house e il palazzo del governo sulla Parliament road, si incontra sulla destra, la vecchia sede dell’Alta Corte di Giustizia e più avanti sulla sinistra il Mausoleo di Kenyatta, trasformato in un monumento al milite ignoto sorvegliato giorno e notte dalle guardie d’onore.
Girando a destra su City Hall way s’incontra la cattedrale cattolica della Sacra Famiglia e sulla sinistra il municipio.
Prendendo la parallela subito a nord, Mama Nghina street, si entra nella zona commerciale che prosegue, in un tripudio di negozi, empori, agenzie di viaggio e grandi alberghi, fino a Kenyatta avenue tra Koinangh street e Moi avenue.
Kenyatta International Conference center Proseguendo sempre verso nord si incontra il quartiere coloniale che ruota intorno al City Market e alla moschea sunnita del 1925, la Jamia Mosque. La si riconosce dalle tre cupole e dai due minareti coperti da bulbi argentati. L’interno è accessibile previa richiesta del permesso e togliendosi le scarpe ancora prima di accedere alla spianata antistante.
Nella strada parallela più a nord si trova Biashara street con numerosi negozi ricchi di cotoni africani e proseguendo ancora lungo la via si incontra la moschea ismailita Khoja Mosque.


Il quartiere culturale di Nairobi si trova a nord di University way. Qui immersa tra giardini e alberi si trova l’Università e alle sue spalle il Centro Culturale, il Teatro Nazionale, la sede dalla radio-televisione e, oltre il fiume Nairobi, la collina col Museo Nazionale, il Serpentario e l’Uccelliera.

Il Museo Nazionale merita una visita di un paio d’ore per apprezzarne l’originalità e il sapore esotico che appare già evidente dall’esterno dominato dalla grande sagoma in fibra di vetro dell’elefante Ahmed, un vero e proprio monumento nazionale. Il Museo risale al 1930 e vi si accede attraversando un portale decorato da enormi zanne d’elefante. La prima sezione che si incontra è caratterizzata dall’esposizione degli esemplari imbalsamati della fauna dell’africa orientale, un’ottima occasione per familiarizzare con le diverse specie animali e osservarne le differenze da vicino. La sezione paleantropologica è senza dubbio la più interessante e raccoglie originali, copie e calchi dei vari ritrovamenti presentati con ottimo criterio museologico. Qui è possibile apprezzare una copia in dimensione reale delle pitture rupestri tanzaniane di Cheke. Al piano superiore è possibile avvicinarsi ad alcune delle popolazioni locali attraverso esposizioni etnologiche e teche settoriali che raccolgono strumenti e attrezzi artigianli.

Appena fuori dal Museo c’è il Serpentario che raccoglie centinaia di specie di rettili conservati in rettilari o in fosse all’aperto. E’ possibile apprezzare anche una esposizione di capanne tradizionali e di antiche macchine agricole e una grande Uccelliera che ingabbia alcuni bei esemplari della fauna avicola.

Una rapida puntata alla Stazione Ferroviaria è d’obbligo per vedere il nucleo dal quale si sviluppò Nairobi. Dai tempi della costruzione della linea ferroviaria non è cambiato molto, ma per approfondire le conoscenze sugli eventi che hanno caratterizzato la realizzazione della ferrovia è possibile visitare il Museo Ferroviario.

Gli amanti dei panorami e delle fotografie non possono perdersi Ceremonial driveway e Cathedral road, dalle quali è possibile godersi il panorama dei grattacieli immersi nei giardini equatoriali.
Dalla Hailè Sélassié avenue ci si può dirigere verso il Club del Golf della ferrovia e girare a destra alla prima strada: da qui Kenyatta proclamò l’indipendenza e la repubblica davanti ad una folla vestita di coloratissimi cotoni africani. Si torna verso il centro girando a destra sulla Kenyatta avenue davanti all’ostello dell’YWCA, per poi incontrare l’hotel Serena e il monumento esagonale Nyayo costruito nel 1988 per festeggiare i 10 anni di presidenza di Daniel arap-Moi, il precedente presidente del Kenya.